TUTTI A TAVOLA

TUTTI A TAVOLA

sabato 7 settembre 2013

E PER FINIRE .....

E un altra estate se ne va ....
e arriva il tempo dei bilanci ... Grazie agli animatori
Grazie ai genitori che si sono fidati di noi,
grazie a Stefano Venerino e mamme e babbi, catechiste che
ci hanno regalato un po del loro tempo
per costruire un progetto bellissimo, 
Grazie a Luca Calvani, all'Etruria, ai volontari della Misericordia
Grazie a Sant'Agostino che ci ha accolto e sopportato
con canti grida e urli ...
Grazie, a tutti gli angeli custodi che hanno vegliato e protetto
le nostre giornate di gioco e di svago....


"Tra i piaceri più grandi vi è quello del produrre qualcosa, di usare le proprie mani, 
i propri piedi, la propria bocca per “creare” qualcosa. Non per niente “felice”
 rimanda, etimologicamente, alla dimensione della fecondità, della produttività. 
Non si agisce sulla realtà solo pensando (neanche intensamente). 
Tra il dire e il fare c’è di mezzo… la fatica, il provarci e riprovarci.


E non si nasce imparati. Ora, imparare 
richiede sempre una specie di “patire”. 
Ma ne vale la pena. Quando uno fatica, si 
sente anche più vivo, esce da un mondo 
di plastica… e mette in gioco le sue infinite e peculiari possibilità.!

giovedì 5 settembre 2013

Un corpo per la cura

Il corpo ha bisogno di mangiare, bere, dormire. Ma all’uomo è chiesto anche qualcosa di più, perché Dio gli ha dato anche la responsabilità del mondo. È bello oggi risentire Dio che ci chiede di coltivare e di custodire il mondo. Possiamo pensare come custodiamo la nostra casa, il nostro oratorio, il nostro paese. Pensiamo se le nostre mani rompono o aggiustano, se i nostri piedi spaccano o calpestano, se i nostri occhi giudicano oppure accolgono. Forse possiamo imparare anche dal Cre-Grest cosa significa rispettare le cose che ci circondano e le persone che incontriamo.



Dal libro della Genesi (Gn 2,7-9.15)

Il Signore Dio prese l’uomo e lo pose nel giardino di Eden, perché lo coltivasse e lo custodisse.
Allora il Signore Dio plasmò l’uomo con polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita e l’uomo divenne un essere vivente. Poi il Signore Dio piantò un giardino in Eden, a oriente, e vi collocò l’uomo che aveva plasmato. Il Signore Dio fece germogliare dal suolo ogni sorta di alberi graditi alla vista e buoni da mangiare, e l’albero della vita in mezzo al giardino e l’albero della conoscenza del bene e del male.


la riflessione di oggi l'abbiamo fatta compiendo un gesto simbolico:  Abbiamo annaffiato le rose del nostro oratorio e abbiamo ripulito il campo di calcio da tutti i rifiuti lasciati da chi non sa prendersi cura dell'ambiente in cui vive!

Preghiera:
Grazie Signore per questo Cre-Grest. Fa’ che impariamo sempre a prenderci cura del mondo che ci circonda e delle persone che incontriamo. Amen



mercoledì 4 settembre 2013



Un corpo per il meglio


         Per riuscire a dare il meglio di noi dobbiamo conoscere i nostri talenti. Il Vangelo di oggi ci dice che ognuno di noi, se vuole, può fare cose grandi. Il pericolo però è quello di andare a nascondersi, tenere tutto per sé e non condividere le proprie capacità. Gesù oggi ci dice che non dobbiamo avere paura della nostra fantasia, della nostra creatività, di quello che meglio possiamo fare. Anzi, ci dice che saremo tristi se i nostri talenti li teniamo nascosti. Pensiamo allora come a casa, al Cre-Grest e con gli amici, possiamo darci da fare, attraverso il nostro corpo, per essere tutti più felici.



Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 25,14-18)

Avverrà infatti come a un uomo che, partendo per un viaggio, chiamò i suoi servi e consegnò loro i suoi beni. A uno diede cinque talenti, a un altro due, a un altro uno, secondo le capacità di ciascuno; poi partì. Subito colui che aveva ricevuto cinque talenti andò a impiegarli, e ne guadagnò altri cinque. Così anche quello che ne aveva ricevuti due, ne guadagnò altri due. Colui invece che aveva ricevuto un solo talento, andò a fare una buca nel terreno e vi nascose il denaro del suo padrone.


Preghiera:
Aiutaci Signore a riconoscere quello che sappiamo fare e a non aver paura di sbagliare. Aiutaci a mostrare ogni giorno il meglio di noi. Amen


martedì 3 settembre 2013

UN FABBRO SENZA FUOCO


Avere un corpo ci permette di poter imparare tante cose. Possiamo ricordare quello che ci viene detto a scuola, imparare le tecniche di uno sport, possiamo anche acquisire delle abilità per svolgere bene un lavoro. Per tutto questo serve senz’altro sacrificio, una buona dose di pazienza, coraggio di ripartire quando si sbaglia e avere il desiderio di farcela davvero. Però tutto questo non basta. Dobbiamo stare sempre attenti, in tutto quello che facciamo, che non manchi mai l’amore. Perché potremmo saper fare tantissime cose benissimo, ma se non lo facciamo con amore, è come se non sapessimo fare niente.



Una storia per pensare ….
All’epoca dei prodi guerrieri vestiti di ferro, un ragazzo decise di diventare fabbro. Cominciò facendo l’apprendista e imparò velocemente le tecniche del mestiere. Imparò a usare le tenaglie, a battere e modellare il ferro. Era veramente bravo: sapeva forgiare spade magnifiche ed elmi leggeri e resistenti, candelabri eleganti e alte cancellate. Terminato l’apprendistato, trovò lavoro nell’officina del palazzo reale. Tutta la sua abilità nell’uso dei ferri del mestiere, però, si rivelò inutile perché non aveva imparato la cosa più semplice: accendere il fuoco, indispensabile per il suo lavoro.


lunedì 2 settembre 2013

Non potevi farne a meno .....

Qualcuno mi ha detto che la quarta settimana era scontata ... mica vero ... un po di dubbi ce li avevamo tutti, ma si è ripartiti ... eccoci alla quarta settimana prima dell'inizio della scuola ...

EVERYBODY   UN CORPO PUO'


Iniziamo l'ultima settimana di Cre-Grest con un brano di Vangelo che ci provoca su quanto facciamo. Siamo chiamati oggi a riflettere sull’invito di Gesù di non rimanere seduti, magari annoiati, con la paura di sporcarci le mani. Gesù però non è ingenuo, sa benissimo che a volte rispondiamo ‘si, lo faccio subito’, e poi invece siamo abilissimi a dileguarci nel nulla. Se proviamo a pensarci, anche al Cre succedono situazioni così. Ad esempio quando ci viene chiesto di giocare ad un gioco che proprio non ci piace oppure quando ci chiedono di sistemare del materiale. Chiediamo il coraggio di non stare seduti, anche quando ci costa fatica.

Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 21,28-32)

Gesù disse: «Che ve ne pare? Un uomo aveva due figli. Si rivolse al primo e disse: “Figlio, oggi va’ a lavorare nella vigna”. Ed egli rispose: “Non ne ho voglia”. Ma poi si pentì e vi andò. Si rivolse al secondo e disse lo stesso. Ed egli rispose: “Sì, signore”. Ma non vi andò. Chi dei due ha compiuto la volontà del padre?». Risposero: «Il primo».

Preghiera:
Aiutaci Signore a usare la nostra intelligenza e la nostra forza per aiutare le persone. Grazie per l’aiuto che sapremo  dare oggi. Amen